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IL VISO DELL'ANGELO
Nella spensieratezza del viver Sereno, da bambino Nel tardo meriggio M'incantavo a guardare Il cielo arancione E le nuvole che un vento leggero Sparpagliava in quel cielo dorato; tra esse invano cercavo il viso dell'angelo. Tante sere, poi tante poi tante ho inseguito quel viso di ignoto. Poi col tempo Un dolore struggente Ha distrutto il mio cuore Di padre perché, tu figlio caro e adorato, sei volato nel cielo infinito. Ti ho pianto, ti ho cercato nel vento, ho gridato il tuo nome nel buio e, una sera, nel tardo meriggio, con il cuore trafitto di spade, ho guardato quel cielo arancione. Un soffio leggero di vento Ha portato due nuvole d'oro Che staccandosi a mò di ventaglio, han formato due ali d'argento e tra queste, in un tenue raggio di sole, ho rivisto il tuo viso radioso, ho visto il viso dell'Angelo. Il papà di Alfonso |